Febbraio 2016: contatto direttamente Francois Péronnet per le vicende del tribunale che avevo in ballo in quel momento, e scambio alcune riflessioni mentre si trova in Italia per un convegno medico sul Lago Maggiore: proprio in quell’occasione mi “avverte” che la soglia anaerobica non “esiste”, e mi invia un suo articolo esplicativo del 2014.
Il professore canadese asseriva da tempo che la fisiologia dello sforzo di endurance era diversa da quella che medici e allenatori andavano (e vanno) affermando. Tale dichiarazione mi aveva destabilizzato, perché da sempre le mie conoscenze avevano una certezza: accumulo di acido lattico (o lattato) nei muscoli = soglia anaerobica.
L’affermazione di Péronnet determinò una distorsione nelle letture e negli studi che ho successivamente fatto, perché tutti i testi da me letti si riferivano alla soglia anaerobica indicandola, appunto, come intensità limite del meccanismo aerobico, e come sforzo fisico con accumulo di acido lattico.
Se ci si basa su questa convinzione, si deduce che… continua a leggere