Spesso tendiamo a sottovalutare il nostro enorme potenziale immaginativo  (imagery}. In questi  anni esercitare  l’imagery in condizioni di rilassamento psicomotorio ha permesso a chi mi ha seguito di ottenere risultati molto buoni.

Partendo da uno stato di rilassamento può aiutare il runner nell’esecuzione di un’azione motoria, permettendo di ricreare situazioni di difficoltà  e, nello stesso contesto, il loro superamento. Affrontare  situazioni vissute quotidianamente come problemi in uno stato di quiete mentale e fisica permette di essere pronti a risolverle qualora si presentassero anche fuori dall’ambiente protetto creato dal rilassamento.

Uso l’imagery prima delle grandi gare importanti e per insegnare la tecnica di corsa. La prima volta lo feci applicare in occasione della maratona che stava per svolgersi nell’ambito della 100 km a tappe del Sahara. Eravamo su una collina di sabbia e sassi nel sud della Tunisia e da allora è diventata una consuetudine, lo faccio sempre prima delle maratone. Nel 2011 In occasione della maratona di New York abbiamo fatto l’imagery a Centrai Park e come hanno detto i partecipanti, è stato proprio bello….”

Tratto da: Fulvio Massini – Andiamo a Correre – BUR Biblioteca Univ. Rizzoli

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