Che scarpe indossavano Mo Farah e Sara Hall?

OGGI PARLIAMO DI…SCARPE 
Anche il gatto con gli stivali potrebbe cambiare scarpe ?:-)Come con le ruote “lenticolari” nel ciclismo, come con i “costumoni” nel nuoto, ecco le scarpe “magiche” nel mondo dell’atletica e i record cadono come foglie d’autunno. Era iniziato con il Keniano Eliud Kipchoge, primatista mondiale di maratona (2:01’39”) e primo uomo sotto le due ore sulla mitica distanza dei km 42,195. 

Di seguito i record mondiali dell’ora in pista di Mo Farah (21.330 m) e di Sifan Hassan (18.930 m) per arrivare a qualche giorno fa a Valencia, dove sono stati abbattuti i record dei 10.000 m maschili e dei 5.000 m femminili, rispettivamente dall’ugandese Joshua Cheptegei e dall’etiope Lesembet Gidey.
Tutti calzavano le Nike Zoom X Dragonfly. Tutto merito delle nuove iper-tecnologie con rialzi, piastre in carbonio e una schiuma speciale ? 


Anche Adidas non è da meno, con le scarpe che hanno permesso il nuovo record a Praga nella mezza maratona alla Keniana Jepchirchir. 
Probabilmente anche Asics è arrivata ad analoghi standard di tecnologia, a giudicare da quanto tengono banco nelle chat degli appassionati le domande sulle “misteriose” calzature con cui la trentasettenne Sara Hall ha chiuso al secondo posto la maratona di Londra con il primato personale di 2h22’01” precedendo di quattro secondi la campionessa mondiale Ruth Chepngetich.Il merito è tutto della straordinaria qualità di questi atleti o ai loro risultati contribuiscono, in percentuale da stabilire, queste calzature sviluppate sulle proprietà del carbonio sul fronte della risposta elastica? In che direzione stiamo andando?
Ormai ogni marca di calzature o quasi, lancia sul mercato modelli che promettono performance e miglioramenti spettacolari.Altro che chilometri di allenamenti o altro. Roba da medioevo o da Abele Bikila che a Roma 1960 vinceva la maratona Olimpica scalzo.Si rischia un “Doping calzatura?”


Si dovranno controllare le intersuole delle calzature prima di una gara, così come in pista già si fa con gli attrezzi dei lanci e la lunghezza dei chiodi?
In base alle regole della World Athletics, i nuovi modelli di calzature possono essere utilizzati quando gli stessi sono in commercio da almeno quattro mesi, così che tutti abbiano la possibilità di acquistarle e “farci dei chilometri” prima della gara.Si tratta, però, di una “regola in divenire”, come ha dimostrato il caso del norvegese Sondre Moen, il cui record europeo dell’ora era stato sospeso per violazione della norma World Athletics, modificata qualche giorno prima (scarpe regolari solo per la strada, non più per la pista). 
Immagino già le nostre gare: dove l’amatore di turno, farà “ricorso” contro l’avversario X o Y per “uno di scarpe non regolari”. 


Voi che ne pensate ???(A cura di Fabio Fiaschi e Daniele Menarini)

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