Prepariamoci alla ripartenza by Massini

Noi runner siamo abituati a vivere i nostri momenti di libertà andando a correre e in questo momento ci siamo trovati spiazzati, senza possibilitá di uscire. Il rispetto delle regole infatti è stato un requisito fondamentale imposto dalle autorità, e dalle nostre coscienze, per aiutarci a superare questo difficile momento. Stare in casa è stata la parola d’ordine da rispettare.

Vediamo ora quale sono stati i risvolti di questo periodo di forzata inattività o comunque di attività ridotta. In soggetti abituati a fare sport, il non allenarsi in modo costante determina un abbassamento del livello di condizione fisica raggiunta in precedenza. In pratica si riducono gli adattamenti fisiologici raggiunti con l’allenamento.

In particolare si abbassa il Vo2 max, la potenza aerobica, la capacità di utilizzare l’ossigeno della respirazione correndo più forte possibile. Dopo un periodo di stop totale o parziale, la velocità di corsa diminuisce.  Se correre a 4’30” a km per esempio, prima dello stop era diventato possibile, alla ripresa sarà molto difficile, ma sará preferibile ricorrere ad una corsa lenta.

Quando l’intensità della corsa è elevata, l’organismo utilizza principalmente i carboidrati, mentre, se l’intensità è più bassa, utilizza prevalentemente i grassi. Il riposo forzato, determina la difficoltà di correre alla stessa intensità di prima dello stop. Stare completamente fermi, porta comunque, anche ad una leggera diminuzione della capacità aerobica, cioè la capacità di correre piano per molto tempo. Continua a leggere…

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