ECOMARATONA CHIANTI CLASSICO, vincono Massimo Gazzotti e Giovanni Albertini

CASTELNUOVO BERARDENGA – SI) – Le strade bianche, le cantine delle aziende vinicole, le nuvole, il sole e le colline note ed invidiate in tutto il mondo. I sorrisi, i tanti stranieri, la partenza dal Castello di Brolio per la 42km, quella dalla centralissima piazza Marconi di Castelnuovo Berardenga per la 21km, e quella da San Gusmè per la 13km. Il vento e le vigne, il ‘Gallo Nero’ ad un chilometro dal traguardo, i cipressi, i sentieri, le ardue salite e le dolci discese. Questo e tanto tanto altro è l’Ecomaratona Chianti Classico che si è corsa quest’oggi a Castelnuovo Berardenga, provincia di Siena.

Quattromila partecipanti, seicento stranieri, suddivisi nei tanti eventi competitivi e non competitivi che si sono svolti nell’intero fine settimana di questa 13esima edizione della Ecomaratona Chianti Classico. Fuoco alle polveri già nella serata di venerdì con la staffetta 3×1500, poi è stato il turno delle dolci ed apprezzatissime camminate del sabato: Emozioni nelle Cantine la mattina con “Emozioni Chianti Classico” ed “Emozioni Castelnuovo”, due passeggiate di circa 7 km da fare con calma per degustare eccellenti vini. Sabato pomeriggio Nordic Walking e Trekking da 11km in collaborazione con il G.E.B. Gruppo Escursionisti Berardenga. Spazio ancora per chi ama solo camminare domenica mattina per la Ecopasseggiata da 10km. Ritmo più tranquillo, emozioni che corrono comunque veloci.

Ecomaratona Chianti Classico 42km vinta da Massimo Gazzotti (Atl. Castelnovo Monti) in 3h12’21” che ha preceduto Andi Dibra (Pol. Chianciano) vincitore delle ultime due edizioni a cui oggi non è riuscito il tris di successi. 3h14’28” per Dibra, italiano ma origini albanesi, che non è riuscito a ripetere l’ottima prestazione di 3h03’ dell’anno passato. Tra Gazzotti e Dibra è stata battaglia per tutti i 42km, il sorpasso definitivo nel finale per iscrivere il nome nell’albo d’oro. Arriva dall’Australia il terzo classificato, che rende così internazionale il podio di questa edizione, il buon Thomas Boland che ha concluso in 3h17’10”.

Tra le donne la più forte di giornata si è rivelata Giovanna Albertini (Atl. Pegaso), prima in 3h45’25”, in vantaggio di 3’09” su Monika Nocker seconda in 3h48’35” e di 5’50” sulla tedesca Carolin Schlack, terza con 3h51’16”. Anche in questo caso podio internazionale.

Percorso affascinante per la 42km, start dal Castello di Brolio, castello ricco di storia e di un’imponenza e posizione unica, ad un’altezza di 490 mt s.l.m, poi si va verso il Castello di Cacchiano, punto molto panoramico, in direzione di San Marcellino. Poi passaggi verso la modernissima cantina Badia di Coltibuono, poi in direzione di borgo San Felice, che si lascia per proseguire verso Villa a Sesta. Da qui, una salita impegnativa porta a Campi, si scende verso San Gusmè, si attraversano le vigne della Tenuta di Arceno e attraverso una discesa si giunge ad un punto panoramico sul paese di Castelnuovo, la Val d’Orcia e il monte Amiata nello sfondo.

Chianti Classico Trail da 21km dominato quest’anno da Juri Mazzei (Gp Parco Apuane) in un buon 1h25’12” che ha nettamente staccato (4’44”) il suo inseguitore, Gianni Guido (Wanferceee-Baulet) arrivato a Castelnuovo Berardenga in 1h29’57”. Terzo posto per Luca Cecere (Podisti Castiglionesi) in 1h30’45”. Simona Rossi (Trail Running Project) è invece la prima donna al traguardo della 21km e ha chiuso la gara in 1h51’12”. Alle sue spalle Giorgia Venturi (Pod. Ozzanese) in 1h52’15” e Simona Cavola (Velletri) appena dietro in 1h52’18”.

Trail del Luca 13km, scattato da San Gusmè, che ha registrato il successo di Luca Banelli (Podistica il Campino) in 51’59” davanti a Mauro Anzalone (Nuova Atletica Cisterna) e Lorenzo Bugli (Gpa San Marco). Gara femminile comandata da Pina Deiana (Aspa Bastia) in 58’37” che ha preceduto Sara Cortona (Atl. Il Colle) e Cristina Gamberi (Asd Team Marathon Bike).

L’appuntamento non può che essere per il 2020 quando si svolgerà la 14^ edizione della Ecomaratona Chianti Classico, l’entusiasmo sarà sempre alto, la festa sarà senz’altro ancora più grande.

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